venerdì 4 gennaio 2013

Ricordarsi di ricordare Giancarlo Romagnoli .
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Il 3 gennaio 1944, a 19 anni, l’eroico Partigiano Giancarlo Romagnoli diventa il primo partigiano bolognese fucilato dall’occupante tedesco .

Nato il 13/5/1924 a Pianoro.
Giancarlo Romagnoli fu fucilato il 3 gennaio 1944, accusato di aver preso parte ad azioni partigiane e detenzione di materiale esplosivo. A lui è dedicata una targa collocata in via Broccaindosso a Bologna dove abitava con la sua famiglia che si trasferì in montagna a Vidiciatico per ripararsi dai bombardamenti alleati su Bologna.

Durante la Resistenza, Giancarlo Romagnoli era venuto a Bologna insieme ad un suo amico per compiere un'incursione nella caserma della attuale Via Bersaglieri e rubare le armi che furono fatte pervenire alla brigata partigiana "Stella Rossa" in montagna.
Successivamente i tedeschi compirono un'azione di pattugliamento a Vidiciatico arrestando il giorno 8 dicembre 1943 Giancarlo Romagnoli, Adriano Brunelli e Formilli Lino.

Dopo l'arresto furono portati all'Abetone per essere interrogati con l'obiettivo di avere informazioni per arrestare altri compagni che erano sfuggiti.
In seguito furono trasferiti nel carcere di S. Giovanni in Monte e dopo un rapido e sbrigativo processo furono condannati alla fucilazione al Tiro a Segno di Bologna.

La notizia di queste prime condanne a morte e dell'avvenuta fucilazione fu data dai tedeschi con un manifesto bilingue ("Bekanntmachung - Avviso", del comandante militare della provincia di Bologna e Modena), annunciante cinque esecuzioni capitali (due delle quali relative a partigiani romagnoli, Marx Emiliani e Amerigo Donattini), affisso sui muri nella stessa giornata.

Riconosciuto Partigiano nella brg Stella Rossa Lupo, dall'1/1/43 al 3/1/44.

(Omaggio postato da : Italia Libera Civile E Laica = Italia Antifascista.)

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