In data 26 novembre 2010 abbiamo assistito all'ennesimo sfregio alla memoria resistenziale e partigiana: il monumento dedicato alla Brigata Maiella è stato imbrattato con scritte inneggianti al dittatore del Ventennio e con simboli celtici. Degli autori materiali nessuna traccia, ma riteniamo che questo non sia il punto. Di fatto non conosciamo le motivazioni che stanno dietro questi e altri gesti simili; crediamo che sia innanzitutto, o forse soltanto, un modo di essere “ contro”: ma contro cosa? E se così fosse, perché questo continuo e reiterato accanimento contro i simboli della nostra libertà? Dietro queste domande c'è da parte nostra la volontà di arrivare ad un confronto con gli attori di questi gesti per capire le ragioni vere che li muovono e, soprattutto, per comprendere l'origine della “paura” verso un movimento di popolo che 65 anni fa ci ha restituito la libertà. Che sia proprio la libertà a far paura? Le dittature hanno sempre tranquillizzato psicologicamente le masse, la libertà obbliga i singoli a confrontarsi innanzitutto con se stessi. I regimi hanno sempre bisogno di qualcuno che, pur ritenendosi legittimamente eletto, dica “ghe pensi mi”, ma non è di questi duci che la libertà ha bisogno. Gandhi era un duce: era un capo, una guida, che attraverso la testimonianza di vita e pagando di persona ha dimostrato che la libertà si ottiene con la partecipazione di tutti. L'emancipazione dei popoli è avvenuta perché la storia è ricca di figure come Martin Luther King, Nelson Mandela, Rigoberta Menciù, Aung San Suu Kyi.... che hanno fatto della libertà una bandiera e una ragione di vita. Essi non hanno avuto bisogno di eserciti, apparati di polizia e di strutture di potere. La conoscenza e la libertà vanno sempre a passeggio insieme: il venir meno di una di queste condizioni ha sempre creato il presupposto per ogni oscura avventura. Noi sappiamo cosa sono stati il Ventennio fascista, il potere di Hitler e quello di Stalin e sappiamo cosa è stata la lotta di liberazione italiana ed europea. Voi che avete commesso questo gesto e voi che vorreste commetterne altri, avete coscienza e conoscenza della storia?
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