venerdì 19 novembre 2010

Extracomunitari, stranieri, migranti… quando applicheremo finalmente la Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo chiamandoli cittadini ?


Sabato 13 novembre 2010, a Bologna ho partecipato assieme a diverse migliaia di persone al corteo regionale, pacifico e gioioso,  contro la violenza della truffa della sanatoria colf e badanti, il permesso di soggiorno a punti, la Bossi-Fini, i CIE. e in solidarietà ai  4 immigrati che protestavano dal 30 ottobre sulla gru di piazza Cesare Battisti a Brescia. Questi ragazzi decisero di far salire la loro lotta sulla sommità della gru, dopo le cariche e la demolizione del presidio permanente  che dal 28 settembre 2010, esprimeva la volontà dei lavoratori immigrati bresciani di rigettare al mittente la truffa della sanatoria. In testa al corteo c’era il Coordinamento Migranti di Bologna, a seguire diversi  gruppi tra cui Associazione Donne Senegalesi, Coordinamento Migranti di Castel Maggiore, semplici cittadini, arrivati anche dal resto della regione e dal Veneto e dalla vicina Lombardia.  Un fiume  di parole, musica, che ha fatto scorrere  la dignità morale, (quella che manca a questo parlamento, che nel 2008 ha eletto 72 parlamentari con condanne penali definitive, e a questo governo fascista e piduista, che sa rispondere solo con la repressione e le espulsioni per rappresaglia come avvenuto ieri ) attraverso la determinazione dei “ migranti “ ad essere considerati cittadini lavoratori. Un  corteo che ha fatto risuonare la  voce di una lotta contro un sistema che ha “lo scopo di produrre clandestinità” , dunque  “persone sfruttabili e ricattabili”. Il lungo fiume di etnie  ha percorso i viali, ma ha potuto  solo lambire il centro vietato alle manifestazioni dal governo della città, grazie ai poteri speciali e incostituzionali concessi da Maroni. Le parole d’ordine, gli slogan, oltre alla contingenza di questo momento storico, mi hanno richiamato alla mente i cortei del Partito Comunista Italiano che sapeva, tra mille difficoltà e contraddizioni, interpretare nella società e nel parlamento, il ruolo di difensore degli ultimi e di garante delle lotte per la giustizia sociale.
Siamo tutti sulla gru!  Lotta dura senza paura !Benvenuto fratello immigrato !  Ricostruiamo l’Italia Insieme !!  Né truffe né ricatti permesso di soggiorno subito !  Non siamo tutti qui, ma siamo tutti qui per tutti! Noi il primo marzo abbiamo scioperato….ora sciopero generale ! No al reato di clandestinità ! Comitato 1° Marzo. Basta pagare per restare ! Coordinamento Migranti Bologna e Provincia .  No alla Bossi – Fini ! Siamo tutti partigiani della nuova resistenza !
Questi i più significativi che interrogano da vicino le nostre coscienze. Come possiamo far finta di niente sapendo che gli stranieri sono ormai il 6% della popolazione totale e producono il 10% del Pil con l’ex-ministro degli interni Pisanu che afferma che l’Italia, nonostante la crisi, continua ad aver bisogno di 300.000 lavoratori stranieri ogni anno? Da questa situazione è nata una proposta di legge per la riforma del diritto di cittadinanza, su sollecitazione della comunità di S. Egidio, firmata da 20 deputati Pdl, 20 Pd, 5 IdV e 5 Udc, ferma ora in Commissione affari istituzionali.
Qualcuno, per cortesia,  informi il ministro dell’interno Roberto Maroni che nonostante tutto l’italia è una Repubblica Democratica Parlamentare NATA DALLA RESISTENZA.
E qualcun altro informi l’opposizione che anziché corteggiare sempre Fini e soci, coltivi la frequenza e le pratiche dell’ antagonismo sociale e culturale, che sono le vere alternative!
Il capitalismo voleva solo braccia, sono arrivate invece delle persone in carne ed ossa a ricordarci che la lotta per la dignità umana è una lotta senza tempo e non è mai scaduta. E c’è un’ultima cosa su cui dovremmo riflettere: la lotta dei migranti non è una lotta per i “loro” diritti, è una lotta per i diritti di tutti perché oggi è in gioco la dignità umana e la dignità umana non ha colore di pelle: il diritto al lavoro, alla salute, all’istruzione, all’uguaglianza, alla crescita culturale, oggi non sono acquisti nemmeno per noi, cittadini italiani da sempre,  ma costantemente messi in discussione da una politica discriminatoria ed escludente.
E nel nome di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, non possiamo delegare ai migranti la lotta per i nostri diritti perchè…

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertold Brecht

di Mauro Bonafede

Nessun commento:

Posta un commento