venerdì 26 novembre 2010

La Russa: "Io come D'Annunzio".



E lancia volantini su Bala Murghab

Il ministro in visita in Afghanistan

BALA MURGHAB (AFGHANISTAN)
«La Russa come D'Annunzio». È lo stesso ministro della Difesa a suggerire ai giornalisti il titolo della notizia che lo ha visto oggi protagonista sui cieli dell'Afghanistan: un «volantinaggio» dall'elicottero che lo ha trasportato dalla base di Herat al distaccamento di Bala Murghab. Sui manifestini il messaggio rivolto alla popolazione a fare attenzione ai pericoli delle mine e a respingere gli "insorti".
Dall'elicottero CH-47 italiano sono stati lanciati oggi 11 mila di questi volantini ideati, spiegano al comando del contingente, «per supportare la campagna di reintegrazione degli insorti nella società civile promossa ed attuata dal governo afgano». In uno è raffigurato un combattente che abbandona la via della violenza e ritorna al suo villaggio. Il messaggio è: «Il benessere proviene dalla pace». In un altro si ricorda invece che le mine e gli ordigni esplosivi in generale rappresentano la maggiore minaccia sia per i militari che per la popolazione civile e, dunque, «gli insorti che ne fanno uso costituiscono la principale minaccia - questo il testo del messaggio rivolto alle popolazioni - per le vostre famiglie».
24 novembre 2010


Questi sono i ministri della Repubblica d’Italia.
Uno a caso: il sig. La Russa Ignazio. Diventa estremamente necessario ed urgente per la salvezza della Repubblica, una radicale bonifica della classe politica dirigente.
La guerra è una cosa seria, e quella in Afghanistan è un palese tradimento alla nostra Costituzione. Il sig. La Russa Ignazio, se ama giocare a fare il soldatino o il Gabriele D’Annunzio, si dimetta da ministro e si arruoli nella Legione Straniera.
E, ricordiamocelo ancora, è il sig. La Russa Ignazio, a prendere in giro il popolo con la complicità di un altro ministro, sig.ra Gelmini Maria Stella, dando il colpo di grazia all’agonizzante Scuola italiana promovendo corsi di formazione militare per ragazzi delle scuole medie superiori validi come “crediti formativi” dove viene insegnato anche a sparare. Paradossale il titolo del corso: “Allenati alla vita”. Meglio sarebbe “Allenati alla morte”.
Le succitate persone hanno la pretesa di utilizzare i nostri figli come carne da macello nei vari scenari mondiali dove si consumano le tragedie della guerra; dove, per tutelare gli interessi economici di pochi nababbi, vengono massacrate le popolazioni civili.
Il sig. La Russa Ignazio mandi sul fronte afghano, invece, suo figlio (e possibilmente senza scorta) per darci il buon esempio di allenamento alla vita.
E visto che i politici al potere lamentano, spesso e volentieri, di non avere un contraddittorio (quando sono invece sempre presenti in talk-show a fare i propri monologhi), vorrei che il contraddittorio l’avessero, una volta tanto, i cittadini per chiedere al sig. La Russa Ignazio con arroganza si è reso fautore della proposta di riarmo dell’Italia con un programma per la realizzazione di 131 cacciabombardieri F35 Joint Strike Fighter che impegneranno il nostro paese fino al 2026 con una spesa (destinata ad aumentare) di oltre 15 miliardi di euro.
Il Parlamento, approvando la prossima "Legge Finanziaria", stanzierà per la produzione degli aerei circa 472 milioni di euro per il 2011, cifra che dovrà più che raddoppiare negli anni successivi per tenere il passo con quanto deciso.
E tutto questo quando ci sono in Italia intere famiglie che non sanno come arrivare a fine mese e gravi problemi sociali che vanno, di giorno in giorno, aggravandosi.
Coloro che sostengono questi signori al governo dell’Italia sono informati di tutto ciò?
Spero in un dialogo con queste persone (perché con i signori del governo è impossibile avercelo).

Riccardo Giordano


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