Art. 1 “L'Italia è una repubblica democratica fondata sul LAVORO”
Art. 39 “L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici centrali o locali, secondo le norme di legge”
Dopo quello di Pomigliano, anche a Mirafiori arriva l'accordo separato, senza la firma della FIOM: meno diritti per tutti, saltano anche gli accordi sulla rappresentanza sindacale. Chi non firma, non avrà più rappresentanza sindacale, che sarà concessa soltanto alle sigle che hanno sottoscritto l'accordo. Quindi quando nascerà la joint venture Fiat Chrysler, la Fiom dovrà rimanere fuori, spariranno le Rsu (i delegati eletti dai lavoratori) resteranno le Rsa, non elette, ma nominate dai sindacati favorevoli all'intesa. Sarà quindi l'azienda a decidere quali organizzazioni sindacali dovranno essere rappresentate: quella “libertà” sancita dalla Costituzione viene di fatto subordinata alla volontà dell'impresa, con un altro attacco allo Statuto dei Lavoratori.
E l'accordo/regalo di Natale 2010 di Babbo Marchionne prevede turni all'occorrenza di 10 ore sulla linea di montaggio ordinati a discrezione dall'azienda, primi giorni di malattia non retribuiti, 120 ore di straordinario invece delle 40 previste dal contratto, pause ridotte di dieci minuti.
Sconvolge constatare come oggi nel nostro Paese sia sempre la regressione piuttosto che il progresso a scandire la nostra esistenza...
Mariangela Mombelli
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