sabato 25 dicembre 2010

LA SCURE SUL FUTURO.

La riforma Gelmini dell'Università è diventata legge, almeno nei suoi presupposti ideologici perché la sua attuazione prevede partite ancora aspre da giocare. Dal Sabattini Coletti della lingua italiana: VIOLENZA: tendenza all'uso della forza, aggressività, carattere aggressivo di un atto. Per le modalità con cui nel contesto politico e sociale è stata approvata, la legge Gelmini è una legge violenta, è una legge fascista, una legge che vendica.. “abbiamo abolito il '68” ha affermato la Mariastella all'atto dell'approvazione. Perché il '68 fa ancora paura ad un potere che uccide il futuro; che imprigiona la conoscenza dentro gabbie di privilegio; che trasforma il diritto allo studio in un bene da acquistare al mercato della competitività e della meritocrazia intese come asservimento e divisione che muovono l'ideologia liberista; che pensa i cittadini unicamente come elementi e funzioni di mercato e non attori della società. Il ddl Gelmini è un atto violento nei confronti della società intera e non solo del mondo universitario, basta solo riflettere sul senso del “futuro”. Uno degli slogan più sentiti nelle manifestazioni dei giovani di questi giorni è “Non rubateci il futuro”... ma il futuro non è soltanto dei giovani, è il giorno dopo di ognuno noi, quando ci svegliamo e ci rendiamo conto di aver perso un pezzo di democrazia... a Mirafiori, a Pomigliano, sulla gru di Brescia o sulla torre di Milano, negli sgomberi dei campi rom, nei tagli alla scuola, ai servizi, all'editoria... Non ci resta che “resistere” ancora. 

Mariangela Mombeli

Nessun commento:

Posta un commento