Proprio nel 150° anniversario dell'Unità Nazionale Italiana, come Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, siamo chiamati a dare il nostro contributo per la difesa della Libertà, della Giustizia e della Costituzione nata dalla Resistenza. Siamo chiamati a fare la nostra parte per restituire speranza al Paese, per farlo uscire dall'abisso d'illegalità, ignavia, malessere e decadenza in cui ci hanno fatto precipitare gli inetti, gli incapaci e i corrotti che lo governano.
Lo spirito riformatore millantato dal governo delle destre si traduce nell'ennesimo grave attacco ai più deboli, ai più esposti, ai più fragili: le pianificazioni sui licenziamenti facili, sul lavoro sempre più precario e pericoloso, sulle pensioni irraggiungibili, colpiscono i diritti conquistati dai lavoratori in decine di anni di lotte e di sacrifici.
Il fulcro della manovra dell'attuale governo, formato da soggetti ormai screditati e decadenti, e da partiti impresentabili, non più in grado di gestire la situazione di crisi, è costruito soltanto su ricatti, tagli ed espedienti. E su menzogne.
In questo modo si crea angoscia e rabbia, si istiga alla contrapposizione e alla ribellione: chi siede al governo non vuole certo la pace, anzi sembra agognare lo scontro sociale. Per questo è estremamente necessario che chi ha responsabilità istituzionali faccia finire questa miserabile legislatura, prima che il disagio sociale aumenti e che a qualcuno venga in mente di fermare la disperazione con la forza e la repressione.
Ed è incredibile che parte dell'opposizione parlamentare consideri questa manovra soltanto iniqua, soltanto un cerotto per salvare il governo: questo è un vero e proprio massacro sociale, è sale sulle ferite dei lavoratori, dei giovani, delle donne, degli anziani disagiati, che la crisi non hanno certo prodotto e che invece stanno pagando tutta.
E nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il ceto politico al governo della Nazione ha raggiunto il record di disapprovazione e di dissenso, con relativi disaffezione e distacco dalle regole democratiche del voto: questo è gravissimo e prelude a rischi antidemocratici e totalitari. Contro questi pericoli la parte sana del Paese deve reagire: i partiti, i sindacati, le associazioni, i movimenti che hanno come punto di riferimento Ideale la Costituzione Italiana, dovranno mettere da parte divisioni, contrasti ed egoismi per costruire un fronte democratico di rinnovamento e di ricostruzione economica, politica e morale.
Altiero Spinelli sosteneva che il virus che porta al totalitarismo non appartiene alle patologie che si chiamano incurabili, contro le quali l'organismo colpito non può fare nulla: è una malattia in cui muore l'organismo che rinuncia a difendersi, quello che accetta di morire.
Per questi motivi, l'A.n.p.i. di Pianoro sosterrà tutte le iniziative di mobilitazione unitaria che abbiano come obbiettivo le ragioni del lavoro, della crescita, della difesa dei diritti, ancora una volta negati e umiliati dalle scelte di un governo spregevole, reazionario e cialtrone.
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Sezione di Pianoro (Bo)
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