lunedì 30 gennaio 2012

MEMORIA

Niente è più grave che dimenticare, in 67 anni la Memoria è stata cancellata. Navigando per blog si leggono sempre più post dedicati all'esaltazione del fascismo, della sua efficenza e di come sia ancora l'idea vincente. Non sono post di nostalgici sono post di giovani ragazzi e di persone che non hanno mai vissuto il fascismo.

Nel mio navigare mi sono imbattuto in questo post, pubblicato proprio il giorno della Memoria.

Le 100 Opere Del Duce.


E’ stato fatto più in vent’anni di Fascismo che in sessant’anni di “democrazia”. Eccone un elenco schematico: Opere sociali e sanitarie 1. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184 2. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158 3. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841 4. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653 5. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277 6. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798 7. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055 8. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312 9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928 10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397 11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827 12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768 13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264 14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923 15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817 16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048 17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138 18. Istituto Autonomo Case Popolari 19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali 20. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859) 21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico.). I comunisti la chiamarono casa del popolo 22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori) 23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927 24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alunni – studenti medi da 326.604 a 674.546 – universitari da 43.235 a 71.512 25. Fondò il doposcuola per il completamento degli alunni 26. Istituì l’educazione fisica obbligatoria nelle scuole 27. Abolizione della schiavitù in Etiopia 28. Lotta contro la malaria 29. Colonie marine, montane e solari 30. Refezione scolastica 31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni 32. Scuole professionali 33. Magistratura del Lavoro 34. Carta della Scuola Opere architettoniche e infrastrutture 35. Bonifiche paludi Pontine, Emilia, Sardegna, Bassa Padana, Coltano, Maremma Toscana, Sele ed appoderamento del latifondo siciliano. Con la fondazione delle città di Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pomezia, Guidonia, Carbonia, Fertilia, Segezia, Alberese, Mussolinia (oggi Alborea), Tirrenia, Tor Viscosa, Arsia e Pozzo Littorio e di 64 borghi rurali, 1933 – 1939 36. Parchi nazionali del Gran Paradiso, dello Stelvio, dell’Abruzzo e del Circeo 37. Centrali Idroelettriche ed elettrificazione delle linee Ferroviarie 38. Roma: Viale della Conciliazione 39. Progetto della Metropolitana di Roma 40. Tutela paesaggistica ed idrologica 41. Impianti di illuminazione elettrica nelle città 42. Prosciugamento del Lago di Nemi (1931) per riportare alla luce navi romane 43. Creazione degli osservatori di Trieste, Genova, Merate, Brera, Campo Imperatore 51 44. Palazzo della Previdenza Sociale in ogni capoluogo di Provincia 45. Fondazione di 16 nuove Province 46. Creazione dello Stadio dei Marmi (di fronte allo stadio si trova ancora un enorme obelisco con scritto “Mussolini Dux”) 47. Creazione quartiere dell’EUR 48. Ideazione dello stile architettonico “Impero”, ancora visibile nei palazzi pubblici delle città più grandi 49. Creazione del Centro sperimentale di Guidonia (ex Montecelio), dotata del più importante laboratorio di galleria del vento di allora (distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche che abbandonavano Roma) 50. Costruzione di numerose dighe 51. Fondò l’istituto delle ricerche, profondo stimatore di Marconi che mise a capo dello stesso istituto grazie alla sua grandiosa invenzione della radio e dei primi esperimenti del radar, non finiti a causa della sua morte 52. Costruzione di molte università tra cui la Città università di ROMA 53. Inaugurazione della Stazione Centrale di Milano nel 1931 e della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze 54. Costruzione del palazzo della Farnesina di Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri 55. Opere eseguite in Etiopia: 60.000 operai nazionali e 160.000 indigeni srotolarono sul territorio più di 5.000 km di strade asfaltate e 1.400 km di piste camionabili. Avevano trasformato non solo Addis Abeba, ma anche oscuri villaggi in grandi centri abitati (Dessiè, Harar, Gondar, Dire, Daua). Alberghi, scuole, fognature, luce elettrica, ristoranti, collegamenti con altri centri dell’impero, telegrafo, telefono, porti, stazioni radio, aeroporti, financo cinematografi e teatri. Crearono nuovi mercati, numerose scuole per indigeni, e per gli indigeni crearono: tubercolosari, ospizi di ricovero per vecchi e inabili al lavoro, ospedali per la maternità e l’infanzia, lebbrosari. Quello di Selaclacà: oltre 700 posti letto e un grandioso istituto per studi e ricerche contro la lebbra. Crearono imprese di colonizzazione sotto forme di cooperative finanziate dallo stato, mulini, fabbriche di birra, manifatture di tabacchi, cementifici, oleifici, coltivando più di 75.000 ettari di terra. 56. Sviluppo aeronautico, navale, cantieristico Opere politiche e diplomatiche 57. Patti Lateranensi, 11/02/1929 58. Tribunale del popolo 59. Tribunale speciale 60. Emanò il codice penale (1930), il codice di procedura penale (1933, sostituito nel 1989), il codice di procedura civile (1940), il codice della navigazione (1940), il codice civile (1942) e numerose altre disposizioni vigenti ancora oggi (il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il Codice della Strada, le disposizioni relative a: polizia urbana, rurale, annonaria, edilizia, sanitaria, veterinaria, mortuaria, tributaria, demaniale e metrica) 61. Conferenza di Losanna 62. Conferenza di Locarno 63. Conferenza di Stresa 64. Patto a quattro 65. Patto anti-Comintern Opere espansionistiche 66. Riconquista della Libia 67. Conquista dell’Etiopia 68. Guerra di Spagna Opere economiche e finanziarie 69. Istituto di Ricostruzione Industriale (I.R.I.), 1932 70. Istituto Mobiliare Italiano (I.M.I.), 1933 71. Casse Rurali ed Artigiane, R.D. 26 agosto 1937, n. 1706 72. Riforma bancaria: tra il 1936 e il 1938 la Banca d’Italia passò completamente in mano pubblica e il suo Governatore assunse il ruolo di Ispettore sull’esercizio del credito e la difesa del risparmio 73. Socializzazione delle imprese. Legge della R.S.I., 1944 74. Parità aurea della lira 75. Battaglia del grano 76. 1929: crisi finanziaria mondiale. Il mondo del capitalismo è nel caos: il Duce risponde con 37 miliardi di lavori pubblici e in 10 anni vengono costruite 11.000 nuove aule in 277 comuni, 6.000 case popolari che ospitano 215.000 persone, 3131 52 fabbricati economici popolari, 1.700 alloggi, 94 edifici pubblici, ricostruzione dei paesi terremotati, 6.400 case riparate, acquedotti, ospedali, 10 milioni di abitanti in 2493 comuni hanno avuto l’acqua assicurata, 4.500 km di sistemazione idrauliche e arginature, canale Navicelli; nel 1922 i bacini montani artificiali erano 54, nel 1932 erano arrivati a 184, aumentati 6 milioni e 663 mila k.w. e 17.000 km di linee elettriche; nel 1932 c’erano 2.048 km di ferrovie elettriche per un risparmio di 600.000 tonnellate di carbone; costruiti 6.000 km di strade statali, provinciali e comunali, 436 km di autostrade. Le prime autostrade in Italia furono la Milano-Laghi e la Serravalle-Genova (al casello di Serravalle Scrivia si trova una scultura commemorativa con scritto ancora “Anno di inizio lavori 1930, ultimato lavori 1933”) 77. Salvò dalla bancarotta l’Ansaldo, il Banco di Roma e l’Ilva (1923-24) 78. Attacco al latifondo siciliano 79. Accordi commerciali con tutti gli Stati compreso l’Urss 80. Pareggio di bilancio già dal 1924 Opere sportive e culturali 81. Costruzione dell’Autodromo di Monza, 10/09/1923 82. Fondazione di CINECITTA’ 83. Creazione dell’ente italiano audizione radiofoniche (EIAR), anno 1927 84. Primi esperimenti della televisione che risalgono all’anno 1929 per volere del Duce; nel dicembre del ’38 l’ufficio stampa dell’EIAR comunicò che nei primi mesi del ’39 sarebbero iniziati servizi regolari di televisione. Il 4 giugno 1939 alla Mostra del Leonardo ci furono alcune trasmissione sperimentali, sul Radiocorriere apparvero i programmi e persino le pubblicità di alcuni paleolitici apparecchi televisivi. Purtroppo il progetto venne abbandonato a causa dell’entrata in guerra 85. Istituzione della Mostra del Cinema di Venezia, prima manifestazione del genere al mondo, nata nel 1932 per opera del direttore dell’Istituto Luce, De Feo, e dell’ex ministro delle Finanze Giovanni Volpi di Misurata 86. Creazione dell’albo dei giornalisti, anno 1928 87. Fondazione dell’istituto LUCE, anno 1925 88. Nel 1933 appoggiò la prima trasvolata atlantica compiuta da Italo Balbo (tra l’altro, fu in quella occasione che venne inaugurata la “posta aerea”) 89. Accademia d’Italia (Marconi, Pirandello, Mascagni, ecc.) 90. Littoriali della cultura e dell’arte Opere di utilità varie 91. Registro per armi da fuoco 92. Istituzione della guardia forestale 93. Istituzione dell’archivio statale, anno 1923 94. Fondazione della FAO 95. Fondazione dei consorzi agrari 96. Annessione della Guardia di Finanza nelle forze armate 97. Istituzione di treni popolari per la domenica con il 70% di sconto, anno 1932 98. Istituì il Corpo dei Vigili del Fuoco. 99. Ammodernò il Pubblico Catasto urbano e dei terreni 100. Mappò tutto il territorio nazionale compilando le mappe altimetriche usate ancora oggi, e che non sono mai state aggiornate da allora. ------- alcune norme in materia inerenti i lavoratori, ancora oggi sono in vigore. i compagnuzzi alla circe&slegati sono, se hanno un minimo di coerenza, pregati di rifiutarle.

Non ho resistito e ho dato questa risposta.

Memorie

Forse avrei dovuto rispondere in privato, forse non dovrei scrivere questa risposta, ma credo che per rispetto a tante persone che hanno creduto e in molti casi donato la loro vita sia giusto rispondere pubblicamente al tuo post dove elogi la politica di Mussolini.
Sì è vero nel ventennio si fecero tantissime leggi che ancora oggi sono in vigore, ma non voglio disquisire su questa cosa vorrei ricordare, solo ricordare quello che a volte può essere anche il rovescio della medaglia.
Non ti voglio raccontare di personaggi che sono menzionati nei libri di storia, i vari Gramsci, Matteotti, i fratelli Rosselli, ect ect di queste persone illustri storici ne hanno parlato, raccontato.
Ti voglio raccontare alcune storie di persone che la storia l’hanno fatta con la loro pelle o con le loro scelte di vita. Storie che non conosce nessuno o le conoscono in pochi.
Tante sono state le persone che per dignità non hanno parlato della loro vita, non per paura ma perché per raccontare queste cose le devi maturare dentro di te.
Come le conosco? Perché mi piace la ricerca storica, mi piace incontrare queste persone e cercare di capire, per loro sarebbe stato molto più facile adeguarsi a quello che succedeva ma non lo fecero.
Ti parlo di un mio paesano, un mezzadro si chiamava Emilio Bassi, non condivideva le idee fasciste, non era politicamente impegnato e la sua colpa fu di dire apertamente quello che pensava. Beh, il 19 giugno del 1921 (prima della marcia su Roma) una locale sezione di sostenitori del fascismo organizzarono una spedizione punitiva. Irruppero nella sua casa e, davanti alla moglie e ai figli, lo bastonarono a morte.
Ti parlo di Sereno Ghio, un insegnate di greco presso un liceo di Brescia, socialista attivo e che rifiuto la tessera del partito fascista condannandosi al licenziamento e all’interdizione all’insegnamento nelle scuole del Regno. Passò la sua vita facendo ripetizioni agli studenti, ma non riuscì mai più ad insegnare in una scuola.
Ti parlo di Gualtiero Milla operaio delle ferrovie dello Stato, che diffuse nel 1932 dei volantini sul posto di lavoro inneggianti allo sciopero per i diritti dei lavoratori, fu incarcerato per questo “crimine” e fu processato fece 11 anni di confino in un piccolo paese del meridione. Solo per avere distribuito dei volantini.
Ti parlo di Mario Milla, mio nonno, visse una vita tranquilla da borghese fino al 1938. Nell’elenco dei provvedimenti ti sei scordato di una serie di piccole leggi passate alla storia come Leggi Razziali, da allora mio nonno girò con un piccolo distintivo giallo sul petto perché era di razza ebraica. Lui era anche un pellicciaio e aveva un negozio in via Rizzoli, per chi non conosce Bologna è la via centrale più importante della città. Sulla sua vetrina dovette apporre un cartello QUESTO E’ UN NEGOZIO EBREO, ti lascio immaginare come andarono gli affari dopo. Ma non ci fu solo un problema economico, nel 1943 dovette anche scappare dalla città e, grazie ad una famiglia di contadini di Minerbio, si nascose per quasi 2 anni in questo casolare di campagna.
Ci fu anche un periodo che visse nascosto sotto una botola per evitare che le spie fasciste o i militari tedeschi lo invitassero ad una gita in Germania.
Ti voglio parlare di Ledovino Bonafede, un mio paesano recentemente scomparso, lui era figlio di un mezzadro che non si iscrisse mai al partito fascista e la sua famiglia campò con i lavori saltuari che riusciva a trovare. La sua non fu solo una vita di stenti a causa del poco lavoro ma anche vissuta pericolosamente, perché chi non era iscritto al partito era segnalato e spesso a queste persone gli facevano visite “mediche” a base di olio di ricino e di bastone.
Dopo l’8 settembre Ledovino scelsce di andare in montagna, ma non poteva combattere perché da piccolo aveva avuto un incidente che lo faceva zoppicare. Gli fecero fare la staffetta, per chi non lo sapesse le staffette erano i collegamenti tra le brigate partigiane e i comandi, per la Stella Rossa.
Grazie a una soffiata di una spia fascista fu catturato e portato ad Ingegneria (nella facoltà di ingegneria nel periodo 1943-1945 c’erano nelle cantine le carceri per i partigiani) e conobbe Tartarotti (il torturatore delle Camice Nere); fu torturato e ti assicuro che mentre raccontava piangeva, anzi eravamo tutti e due con le lacrime agli occhi, ma non parlò non fece un nome. Fu liberato dopo un mese perché secondo le camice nere non aveva delle informazioni e pensarono ad uno sbaglio.
Ti potrei raccontare ancora di tante altre persone che ho incontrato, ma il post è già lungo e non vorrei tediare.
Ma personalmente ad uno stato efficiente come il tuo preferisco questa nazione, con tutti i suoi difetti e tutte le sue contraddizioni, perché posso scrivere queste cose e parlare liberamente.



Sono sempre più convinto che non si debba "abbassare la guardia" e come dico da anni portare fuori dalle bacheche e dalle biblioteche la Storia, perchè la Memoria ridiventi viva.


Paolo Corazza








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