martedì 25 dicembre 2012

Le schede dell’Osservatorio
Casapound
Redazione - Osservatorio democratico - 18/12/2012
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Casa Pound si costituisce come centro sociale apertamente fascista nel dicembre 2003, in un edificio occupato del demanio al quartiere Esquilino, non distante dalla stazione Termini, in via Napoleone III. L’occupazione viene promossa da alcuni giovani (per lo più reduci dal Movimento politico occidentale, da Meridiano zero e dalla Fiamma tricolore), che facevano riferimento all’esperienza delle Occupazioni non conformi (Onc) e delle Occupazioni a scopo abitativo (Osa) e che già avevano dato vita a Casa Montag (dal nome del protagonista di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, il pompiere che salva i libri dai roghi imposti dal potere catodico), sulla Tiberina nel luglio 2002. Alcune famiglie di senza casa partecipano all’iniziativa.
L’esperimento prende il nome dal poeta americano Ezra Pound, vissuto a lungo in Italia, sostenitore del regime fascista, antisemita, condannato alla fine della guerra per collaborazionismo.
Tra il 2004 e il 2006 seguono altre occupazioni, guidate dallo stesso gruppo, in diversi quartieri romani, tra gli altri ai Parioli e in via Boccea, il più delle volte rapidamente sgomberate. I nomi dati alle occupazioni rivelano spesso l’appartenenza all’ideologia fascista, come Foro 753 (data di fondazione dell’Impero Romano) o Vivamafarka (dal romanzo del futurista Filippo Tommaso Marinetti).
Nel 2006 queste tutte realtà confluiscono nel Movimento sociale-Fiamma tricolore, partito neofascista fondato nel 1995 da Pino Rauti. Nel maggio 2008 si consuma la rottura con il Msi-Ft, a causa dell’espulsione di Gianluca Iannone, il leader riconosciuto di Casa Pound che si trasformerà in Casa Pound Italia (Associazione culturale e di promozione sociale). Lo seguiranno diverse sezioni locali della Fiamma tricolore e l’intera organizzazione giovanile denominata Blocco studentesco.
Casa Pound, si rifà apertamente alla legislazione sociale del fascismo e al Manifesto di Verona (costitutivo della Repubblica sociale italiana). Centrali rispetto alla propria identità risultano due figure del passato, in primis Ezra Pound, da cui sono state recuperate anche alcune teorie economiche, in particolare in favore del controllo statale del sistema bancario e per la «messa fuori legge dell’usura». A seguire il romanziere e scrittore Robert Brasillach (condannato a morte in Francia nel 1945 per la sua attività di collaboratore dei nazisti), la cui effige è stata affissa nel marzo 2009 sui muri di Roma in occasione del lancio del movimento artistico letterario legato a Casa Pound, denominato Turbodinamismo, nei fatti una rimasticatura del futurismo marinettiano. Il simbolo è una tartaruga stilizzata, emblema del diritto alla proprietà della casa, richiamando la lotta principale del movimento.
Il 13 dicembre 2011 un militante di Casa Pound, il cinquantenne Gianluca Casseri, spara e uccide in un raid razzista a Firenze due ambulanti senegalesi. In diverse città le organizzazioni antifasciste chiedono la chiusura delle sedi di Casa Pound. La figlia di Pound, Mary de Rachewiltz, contraria all’utilizzo del nome del padre, ha da tempo intentato all’associazione una causa in tribunale. A suo sostegno si sono schierati alcuni scrittori e intellettuali italiani con una raccolta di firme.

Profilo organizzativo Leadership e organizzazione centrale:
il presidente dell’associazione è Gianluca Iannone (già militante del Movimento politico occidentale, una formazione naziskin dei primi anni Novanta, processato e condannato per diversi atti di violenza contro giovani di sinistra e forze dell’ordine), al contempo guida indiscussa del più seguito gruppo musicale dell’«area non conforme», gli Zetazeroalfa.
Simone Di Stefano e Andrea Antonini sono i due attuali vicepresidenti. Altra figura di spicco è l’avvocato Domenico Di Tullio (autore nel 2010 di Nessun dolore. Il romanzo di Casa Pound).
L’intellettuale di riferimento è Gabriele Adinolfi, storico leader negli anni Settanta, insieme a Roberto Fiore, del gruppo eversivo di Terza posizione. Attraverso il suo Centro Studi Polaris, Adinolfi svolge la funzione di guida delle occupazioni assieme a Iannone.
La sede centrale è a Roma in via Napoleone III n. 8.

Riguardo alla struttura organizzativa riportiamo una email dell’aprile 2009 dello stesso Iannone alle sedi periferiche: «Le comunità vanno strutturate in cerchi concentrici, il primo deve essere il direttivo, il secondo cerchio deve essere quello della comunità e poi i vari cerchi con tutti gli altri. Per comunità intendo un insieme di persone che mantengono un segreto, uno zoccolo duro serrato, fido, agguerrito…Siate sempre diffidenti». «Ogni regione» – è sempre Iannone a parlare – «deve avere un minimo di 10 elementi facenti parte del servizio d’ordine nazionale che faranno capo direttamente al coordinatore regionale e al sottoscritto. Compito dei coordinatori regionali è individuare gli attivisti più portati a discipline marziali e unirli sotto il servizio d’ordine locale». L’impianto sembrerebbe quello delle formazioni neofasciste degli anni Settanta, ipercentralizzate e compartimentate, con doppi livelli, impermeabili e pronte allo scontro non solo politico.

Organizzazione di base sul territorio:
dichiara attualmente 51 sezioni sul territorio nazionale, comprese le occupazioni, tredici sezioni provinciali, trenta tra bar, pub e librerie. Le realtà più importanti sono collocate nel Lazio.
L’organizzazione giovanile è rappresentata dal Blocco studentesco, presente a Roma in diverse scuole medie superiori.
Collegati a Casa Pound sono a Roma la libreria Testa di Ferro, il pub Cutty Sark, un centro di tatuaggi (Tango Core Tattoo), una compagnia teatrale (Teatro non conforme F.T. Marinetti), una web radio (Radiobandieranera), una rivista mensile («Occidentale») e una trimestrale («Fare Quadrato»).
Ha sviluppato una rete di associazioni collaterali in moltissime direzioni. In ambito sportivo oltre a gestire a Roma due scuole sportive, una squadra di pallanuoto e una per la boxe, organizza gruppi di paracadutismo (Istinto rapace), di immersioni subacquee (Diavoli di mare), di motociclismo (Scuderie Sette punto uno), di arti marziali (Il circuito). Nel campo escursionistico è presente con il gruppo La Muvra, in ambito ambientalista con La foresta che avanza e nell’ambito della protezioni civile con La salamandra.
Stima del numero di iscritti: nel 2011 ha dichiarato di aver superato i 4 mila iscritti.

Risultati elettorali
Casa Pound non si è mai presentata in alcuna tornata elettorale. Nel corso di questi anni ha però inserito suoi rappresentanti in altre liste. Prima dell’ingresso nella Fiamma tricolore, nel 2005 furono candidati alla regione Lazio nella lista del governatore uscente Francesco Storace (Alleanza nazionale), Giulio Gargano e Germano Buccolini, detto Gerri, ricordato più per gli insoliti manifesti che lo ritraevano di spalle, recanti la dicitura «meglio una testa di ferro che la solita faccia di bronzo», che per i consensi raccolti, appena 1.500 voti.
Nel 2008 fu la volta dello stesso Iannone, presentatosi, senza successo, alle elezioni politiche dell’aprile 2008 nel cartello elettorale formato da La Destra e dalla Fiamma tricolore (candidato premier Daniela Santanché). Ha annunciato per le amministrative di Roma e del Lazio del 2013 proprie liste.

Le principali campagne politiche
Due le campagne principali condotte in questi anni:
  • a favore del diritto alla proprietà della casa attraverso il «Mutuo sociale», ovvero la «costruzione diretta da parte dello Stato su terreni pubblici di case e quartieri da vendere a prezzo di costo alle famiglie», con «rate mensili non superiori al quinto del reddito»;
  • per «il diritto alla maternità e alla vita», contro «la morte demografica dell’Italia», con la costituzione di un «ente Maternità e Infanzia», «pubblico salario materno fino all’età scolastica», asili nido pubblici «con preferenza nazionale d’accesso».

    Contenuti e profilo politico:
    critica ai partiti e alla partitocrazia
    contrasto all’immigrazione
    opposizione allo sviluppo dell’integrazione europea, alla grande finanza e alle istituzioni finanziarie internazionali (FMI)
    opposizione alla «globalizzazione» e alla «finanziarizzazione» del mondo («antimondialismo» e «antimperialismo»)
    valorizzazione dell’identità nazionale
    antisemitismo

    Casa Pound definisce i propri aderenti come «i fascisti del terzo millennio», schierandosi apertamente contro il regime democratico parlamentare. Propone la totale riscrittura della Costituzione italiana sulla base del proprio programma.
    In questo stesso programma si dichiara fortemente nazionalista nell’ambito di «un’Europa autarchica», a favore di uno «Stato etico, organico, espressione e riferimento spirituale della comunità nazionale», contro la «società multirazziale», interpretando l’attuale fase capitalistica come una «dittatura delle Multinazionali» e del «vampirismo finanziario», all’origine degli stessi flussi migratori, che, secondo Casa Pound, andrebbero bloccati con relativo immediato rimpatrio dei clandestini.
    Oltre a ciò è a favore del «ripristino della leva obbligatoria» e per il «ritorno all’energia termonucleare», per completamento di tutte le grandi opere promesse dai governi di centrodestra, a partire dalla Tav, per il controllo politico della magistratura, istituendo anche Tribunali del popolo per i «processi di evidente taglio politico o sociale», per la cancellazione della legge Scelba (che vieta la ricostituzione del partito fascista) e della legge Mancino (che punisce i reati di istigazione all’odio razziale, etnico e religioso).
    Nella proposta di «messa fuori legge dell’usura» riecheggiano le teorie antisemite di Ezra Pound.

    Agenda sociale
    Dentro la crisi in atto, Casa Pound tenta lo sfondamento nelle nuove generazioni. Anche per questo tutta la sua attività si sta svolgendo all’insegna di un giovanilismo apparentemente trasgressivo e antisistema. In questo contesto vanno collocati i tentativi di contendere alla sinistra alcune figure simbolo, da Jack Kerouac al cantautore Rino Gaetano, da Bobby Sands a Peppino Impastato, fino Che Guevara (riproposto come il combattente pronto all’estremo sacrificio a prescindere dalle idee).

    Il rapportato con le altre forze politiche
    In questi anni Casa Pound si è posta sotto l’ombrello protettivo del Pdl e dell’attuale sindaco di Roma Gianni Alemanno, che nel maggio 2011 ha stanziato circa 12 milioni di euro per acquistare dal ministero del Tesoro lo stabile occupato di via Napoleone III.
    Queste relazioni hanno anche consentito a Casa Pound l’organizzazione di diversi incontri pubblici nella sua sede romana con esponenti dello stessa destra istituzionale e di governo (tra gli altri, gli onorevoli Marcello dell’Utri, Domenico Gramazio e Stefania Craxi, all’epoca sottosegretaria agli esteri). Disponibilità all’interlocuzione sono state manifestate anche da appartenenti al fronte democratico (il giornalista Luca Telese, l'onorevole Paola Concia del Partito democratico, e altri esponenti dello stesso partito, presenti in alcune iniziative promosse in Lombardia).

    Rappresentanza istituzionale
    Nel 2011 ha dichiarato sette consiglieri comunali (tre in Toscana, tre nel Lazio e uno in Abruzzo) eletti come indipendenti in liste di destra (Popolo della libertà, Futuro e libertà o civiche).

    Il rapporto con i sindacati e il mondo del lavoro
    Ultimamente Casa Pound ha costituito un proprio sindacato denominandolo Blocco lavoratori unitario (Blu). In alcuni territori si sono comunque instaurati contatti con l’Ugl (Unione generale del lavoro), l’ex Cisnal, il sindacato fascista legato a suo tempo al Movimento sociale italiano.

    Tra rapine e noti neonazisti
    All’interno dell’organizzazione alcune figure già note per il loro passato neonazista sono ora alla guida di Casa Pound di Viterbo e di Avezzano. Così a Colleverde, dove in ambito Casa Pound, sarebbe dovuta sorgere, nell’ottobre 2011, la sezione italiana della formazione neonazista Blood & Honour. Più volte suoi aderenti sono stati indagati o arrestati per reati comuni, in particolare rapine (a Civitavecchia nel 2006 e a Viterbo nel 2011).
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