A.n.p.i. , A.r.c.i. e
C.g.i.i. di Genova hanno diffuso un comunicato nel quale respingono con forza
il proposito di fare svolgere il raduno razzista e neonazista annunciato dal
"partito nazionalista italiano" per il 22 e 23 settembre a Genova.
A.n.p.i. , A.r.c.i. e C.g.i.l. sottolineano
come in questa estate rovente, fatta di infinite , manovre finanziarie che
hanno il sapore di rappresaglie punitive nei confronti delle persone oneste,
delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati, di tutti i
contribuenti che pagano le tasse, nessuno sentiva la mancanza delle deliranti
parole d'ordine pronunciate da neo nazisti come Gaetano Saya e i biechi
individui del suo sedicente "partito nazionalista italiano", che
facendosi fotografare in divise che richiamano quelle dei gerarchi nazisti,
dichiarano di aver rifondato il Msi-Dn (senza nessuna denuncia da parte degli
ex-missini...) adottando il simbolo di un sole nero al posto della svastica e
il motto "Nobiscum Deus", tanto simile al "Gott mit uns"
dei nazisti. Saya e i suoi squadristi ce l'hanno ovviamente con "gli
omosessuali, gli ebrei, i comunisti e gli stranieri, peggio se
"negri".
In pieno
agosto è pervenuta la dichiarazione del parlamentare Scilipoti, esperto nel
rapido cambiamento di casacche, che si proclama onorato di aderire, senza
pudore o vergogna, al movimento neonazista di G. Saya, già peraltro sostenitore
di S. Berlusconi.
E' impossibile non ravvisare in questa situazione
difficile che stiamo vivendo, sia a livello economico che politico e sociale,
come vi sia un'atmosfera che perdura ormai da troppo tempo e che facilita
l'operare di troppi loschi e pericolosi figuri sulla scena italiana. Ci sono
parlamentari della destra che propongono di cancellare la disposizione
Costituzionale che impedisce la rinascita del partito fascista, altri che
cercano di cancellare la storia, equiparando la dittatura con la Libertà, i
carnefici con le vittime, i Partigiani della Resistenza con i criminali
fascisti complici dei nazisti. E' stato appena respinto in Parlamento, con
grande fatica, un decreto legge che con l'assurdo alibi del risanamento
economico, voleva cancellare le festività laiche del 25 aprile, 1° maggio e 2
giugno: in realtà si voleva e si vuole ancora cancellare la Memoria storica del
popolo italiano e il suo senso di Identità.
A.n.p.i. , A.r.c.i. e C.g.i.l. chiedono che le
istituzioni locali e nazionali esprimano esplicitamente l'indisponibilità ad
ospitare manifestazioni e appuntamenti che hanno come obiettivo la diffusione
dell'odio razziale e chiedono inoltre una netta presa di distanza da parte di
coloro che rappresentano il Governo italiano e che vergognosamente subiscono il
fascino di movimenti illegali come quelli di estrema destra, dichiaratamente
neofascisti.
Genova è città democratica. Antifascista e simbolo
della Resistenza: siamo certi saprà ancora una volta rispondere con civiltà, ma
con indispensabile fermezza, a chi vuole seminare odio, intolleranza e violenza
.
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