domenica 31 luglio 2011

2 AGOSTO 1980


Sono passati trentuno anni dalla strage del 2 agosto 1980.  

La bomba che esplose nella sala d’aspetto della Stazione di Bologna costò la vita a 85 persone, vittime inermi e innocenti di quell’ atroce crimine neofascista.    
                                                                                                                     
Da quel giorno abbiamo assistito a incredibili depistaggi e vergognose menzogne di Stato, volte a coprire e proteggere i mandanti della strage, così come è avvenuto per tutte le stragi che hanno insanguinato il Paese negli ultimi decenni del secolo scorso.   
                                                                                                           
Ancora oggi non riusciamo ad avere nessuna verità e nessuna giustizia.  

E il progetto è sempre lo stesso : non esiste miglior sistema per esercitare al meglio il controllo delle menti e dei cuori di una popolazione, che utilizzare il deterrente della paura e del terrore.

 I governi che si sono susseguiti in questi trent’anni non hanno mai perseguito l’etica della verità  e le tante bugie, le negligenze, le corruzioni, le violenze, ci consegnano oggi un Paese impaurito, sfiduciato e ipocrita, sull’orlo di una involuzione e una degenerazione civile molto pericolosa.

Ma non può certo essere la paura ad annichilire un Paese nato dalla Resistenza e dalla lotta antinazista e antifascista : è possibile e indispensabile opporsi a tutto questo, ricreando e difendendo spazi di libertà, di partecipazione e di solidarietà, in cui la Memoria non sia vissuta soltanto come cerimonia, ma venga intesa come pratica concreta di confronto e di lotta democratica, come antidoto al terrorismo, al neo fascismo e ai rischi autoritari connessi.

L’A.n.p.i. di Pianoro denuncia quindi, con forza, ogni manipolazione revisionista, si unisce al corteo che martedì 2 agosto raggiungerà la Stazione di Bologna e partecipa alle celebrazioni, al fianco  dell’Associazione tra i familiari della strage e a tutti i sinceri democratici che non vogliono dimenticare l’orribile crimine neofascista, rilanciando la necessità e l’urgenza di una società diversa da quella attuale, libera dalla paura e dal terrore.

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